«Abbattere un albero è un oltraggio non minore dell’assassinio», scrive testualmente Elémire Zolla, in Uscite dal mondo (Adelphi, Milano, 1992, p. 52). Voi direte: il ragionamento è più complesso, tu vuoi fare il furbo, in realtà si tratta di una metafora, non è da prendere alla lettera. Invece no, non c’è nessuna “complessità”, se non quella un po’ sgargiante dell’ambientalismo spiritual anni ’90: «Un sensibilità più sottile e vera ci fa intendere le annodature e gli svincoli, le insinuazioni e le insistenze di un tralcio, ci fa comunicare con i succhi freschi che irrorano un tronco» (pp. 51-52).
Una volta queste fesserie andavano molto più di moda: mi ricordo che alle elementari i maestri mi ripetevano di non staccare gli aghi dai pini perché “è come strappare i capelli al tuo compagno di banco”, oppure di non incidere frasi sulle cortecce degli alberi perché “è come tagliare la pelle del tuo compagno di banco”. Per fortuna che i bulli non erano così svegli da prendere alla lettera l’equazione, altrimenti ci sarebbe stata una strage di compagni di banco.
Purtroppo nessuno ci ha mai insegnato che uccidere un essere umano nel ventre della madre è un oltraggio non minore dell’abbattimento di un albero. In realtà siamo ancora tutti succubi del politicamente corretto in salsa verde, rosa e rossa (o arcobaleno, la salsa capricciosa di tutte le perversioni della libertà). Perciò siamo ancora assolutamente convinti che gli alberi “sentano” o “soffrano” più dei feti abortiti (o di quelli lasciati agonizzare).
tratto da “catholic memes“
Oggi è San Bonifacio (672-754), monaco benedettino e Apostel der Deutschen. Anche la sua missione è legata ad un albero: il missionario in Assia si imbatté in una tribù che venerava una divinità nordica nella forma di un’enorme quercia. Egli, senza dire una parola, prese un’ascia e abbatté l’idolo di legno. I pagani accorsero per assistere alla vendetta del dio oltraggiato. Bonifacio salì sul tronco e domandò alla folla: «Dov’è ora il vostro potente idolo? Il mio Dio è più forte di lui». Ai piedi della quercia abbattuta eresse la prima chiesa dedicata a S. Pietro.
tratto da “catholic memes“
